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Commentari sulla società dello spettacolo

Commentari sulla società dello spettacolo

Nel 1967 Guy Debord pubblica “La società dello spettacolo”, un libro divenuto un cult non solo del pensiero rivoluzionario, ma anche dell’analisi mass-mediatica. Una critica spietata al sistema delle merci e alla “spettacolarizzazione” del vissuto. Un testo spiazzante e radicale. Nel 1988 escono questi “Commentari”, dove un Debord assolutamente non conciliato, anzi, ancora più arrabbiato, ragiona sulle trasformazioni avvenute nel frattempo. Questo il desolante quadro: la società dello spettacolo è diventata padrona dei ricordi, cosa che le permette di collocare gli avvenimenti storici e presenti in una dimensione favolistica; la disinformazione, sempre più fluida, è in grado di penetrare dovunque; la segretezza e la manipolazione della realtà sono diventate la regola occulta del controllo. In una nuova traduzione attenta e precisa, ecco un libro che legge il nostro presente, dove la spettacolarizzazione si è fatta, grazie anche ai media digitali, ancora più subdola e insidiosa. La logica della Società dello spettacolo non è quella di mostrare ciò che è necessario sapere, ma di saturare lo spazio pubblico per nascondere ciò che non mostra. Postfazione di Gianni-Emilio Simonetti.

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