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Invecchiano solo gli altri

Invecchiano solo gli altri

Non ci sono piú gli anziani di una volta. Sono tanti, saranno sempre di piú, padroni di un futuro ancora lungo. Ma anche i giovani non sono piú quelli di una volta. Sempre meno numerosi, discriminati, prigionieri del presente. È ancora possibile trovare un equilibrio tra le generazioni in un mondo che ha messo al bando la vecchiaia?
L'età media della popolazione italiana non è mai stata tanto alta, eppure oggi nessuno piú si sente vecchio. Definirsi anziani è diventato un tabú; e tutti vogliono rimanere giovani, cedendo alle lusinghe di un'«eterna giovinezza». La questione della vecchiaia, però, diventerà sempre piú centrale e porterà a profondi mutamenti sociali e culturali che ci coinvolgeranno tutti. Senza dimenticare che non si può negare un futuro alle nuove generazioni. Perché essere anziani significa aver imparato molte cose, e dunque prendersi l'autorità e la soddisfazione di raccontarle. Ma significa anche avere il diritto di scoprire uno spazio della vita tutto da reinventare, andare lenti, osservare meglio il mondo, lasciare spazio a chi è piú giovane. Marco Aime e Luca Borzani ci accompagnano alla riscoperta di una fase dell'esistenza ingiustamente rimossa, che, senza ansie, si può e si deve vivere con pienezza.

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