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I bambini nascono programmati per apprendere e per amare, e ogni giorno la psicologia cognitiva e le neuroscienze ci rivelano il loro potenziale straordinario. Tuttavia, il sistema educativo tradizionale sembra ignorare tanto i meccanismi naturali dell'apprendimento umano quanto i principi fondamentali dello sviluppo. E la scuola, anziché essere un luogo di gioia e di emancipazione, spesso si rivela un ambiente inadeguato, se non addirittura un ostacolo al nutrimento dell'intelligenza dei bambini. Non a caso i dati e le statistiche internazionali registrano tutti in maniera inequivocabile gli alti tassi di insuccesso e di abbandono scolastici, nonché le gravi lacune nelle competenze di base che compromettono seriamente il proseguimento di una scolarità normale. Per non parlare poi dell'incapacità della scuola di garantire il successo dei meno privilegiati, di valorizzare la diversità, di promuovere l'altruismo.
Seguendo le «leggi naturali del bambino» è possibile però rivoluzionare l'educazione. Lo dimostrano i risultati ottenuti da Céline Alvarez nel corso di una sperimentazione condotta in una scuola dell'infanzia di Gennevilliers, un comune a nord di Parigi, in un quartiere periferico e «problematico». Dando piena attuazione ai principi pedagogici di Jean Itard, Édouard Séguin e in particolare di Maria Montessori, Alvarez è riuscita laddove il sistema tradizionale di solito fallisce: ha creato un ambiente confortevole, accogliente e ricco di stimoli; ha concesso ai bambini tempo, fiducia, libertà e attività coinvolgenti; soprattutto, ha dato loro la possibilità di imparare a interessarsi agli altri, ad ascoltare, a creare solidi legami sociali. In breve, ha messo i suoi alunni in «contatto col mondo» e con se stessi. E inevitabilmente le straordinarie performance in tutte le discipline, dalla scrittura alla matematica alla lettura, non hanno tardato ad arrivare, in modo spontaneo.
Le leggi naturali del bambino dimostra quindi che nella scuola, al di là delle innumerevoli riforme o della presunta panacea dell'innovazione tecnologica, un altro mondo è possibile. E infatti sono oltre un migliaio in Francia gli insegnanti che già si ispirano a Céline Alvarez, e sono quasi due milioni coloro che seguono il suo blog (www.celinealvarez.com), nel quale si possono trovare le testimonianze, i video e tutti i materiali relativi alle attività didattiche sperimentate con successo a Gennevilliers.
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