Search

Shopping cart

Saved articles

You have not yet added any article to your bookmarks!

Browse articles
Newsletter image

Subscribe to the Newsletter

Join 10k+ people to get notified about new posts, news and tips.

Do not worry we don't spam!

GDPR Compliance

We use cookies to ensure you get the best experience on our website. By continuing to use our site, you accept our use of cookies, Privacy Policy, and Terms of Service.

Preghiere esaudite

Preghiere esaudite

Si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte.

«Se devo esser sincero, continuo a pensare che forse, se cambierò la maggior parte dei nomi, potrò pubblicare questo come un romanzo», afferma il protagonista P.B. Jones, scrittore in via di affermazione pronto a tutto pur di conquistare la fama, la ricchezza, l’ingresso nel mondo che conta. Per la verità Capote di nomi ne ha cambiati ben pochi: nel libro sfilano in un carosello vertiginoso vizi e debolezze dei protagonisti dell’alta società, da Greta Garbo a Cecil Beaton, dal principe Ruspoli a Sartre, da Andy Warhol a Salinger. E poi artisti e miliardari, politici e parassiti, l’intero jet-set newyorchese dato in pasto al grande pubblico per mano del più geniale scrittore vivente. Con Preghiere esaudite – ha scritto «Vanity Fair» – Capote «aveva inconsapevolmente girato la pistola su sé stesso: svelare i segreti dei ricchi e potenti di Manhattan era a dir poco un suicidio sociale». E infatti l’uscita dei primi brani sulla rivista «Esquire» provocò uno scandalo senza precedenti: una delle protagoniste, riconoscendosi tra le pagine, si tolse la vita, e l’autore venne isolato e abbandonato da quelli che un tempo lo osannavano. Il romanzo che doveva fare di lui il Proust americano causò invece la rovina di un osservatore implacabile, lucido e acuto, pericolosamente attratto dalla verità.

Comments