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Amore e giustizia

Amore e giustizia

Una insanabile opposizione sembra sussistere tra il comandamento d’amore – «amate i nemici, fate del bene a quelli che vi odiano» (Lc 6,27) – e la regola di giustizia – fondata sulla reciprocità e l’uguaglianza: «fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te» – che sovrintende alla vita sociale e politica.
Ma davvero, si chiede Ricoeur, vi può essere solo contraddizione tra la logica paradossale dell’amore biblico («una logica del dono e della sovrabbondanza») e la logica dell’equivalenza propria dell’idea occidentale di giustizia?
In pagine di intensa riflessione (su Aristotele, Franz Rosenzweig, John Rawls...) e di fine esegesi biblica, Ricoeur mostra come, senza togliere la discordanza di principio tra le due logiche, si possa giungere ad una loro integrazione pratica: «Direi che l’incorporazione tenace, via via, di un grado supplementare di compassione e generosità in tutti i nostri codici – dal codice penale alle norme di giustizia sociale – costituisce un compito perfettamente ragionevole, benché difficile e interminabile».
PAUL RICOEUR (1913-2005) è stato uno dei più importanti filosofi della seconda metà del xx secolo. Presso la Morcelliana ricordiamo: Kierkegaard. La filosofia e l’“eccezione” (19962); Il giudizio medico (2006); Il simbolo dà a pensare (20062); La persona (20064); Altrimenti. Lettura di Altrimenti che essere o al di là dell’essenza di Emmanuel Levinas (2007); La traduzione. Una sfida etica (20073); Il diritto di punire (2012); Etica e morale (20142); Il male. Una sfida alla filosofia e alla teologia (20156); L’Europa e la sua memoria (2017) e Hannah Arendt (2017).

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