Search

Shopping cart

Saved articles

You have not yet added any article to your bookmarks!

Browse articles
Newsletter image

Subscribe to the Newsletter

Join 10k+ people to get notified about new posts, news and tips.

Do not worry we don't spam!

GDPR Compliance

We use cookies to ensure you get the best experience on our website. By continuing to use our site, you accept our use of cookies, Privacy Policy, and Terms of Service.

Jean Monnet aveva ragione?

Jean Monnet aveva ragione?

«Ricostruire meglio» dopo la pandemia e la guerra richiederà decisioni politi-che coraggiose, basate su un’analisi solida, una sicura competenza istituzionale e l’esprit de finesse che sono sempre necessari nel gioco di coordinamento dell’Unione europea. È questa una delle conclusioni di Marco Buti, uno dei pochissimi policy maker europei e internazionali ad aver attraversato nel suo ruolo istituzionale le tre crisi che hanno colpito l’Europa negli ultimi quindici anni: la crisi finanziaria e del debito sovrano, la crisi pandemica e la crisi causata dalla guerra di aggressione della Russia. E se Jean Monnet, uno dei padri dell’Unione europea, affermava che l’Europa sarà forgiata nelle crisi e sarà il risultato delle risposte a tali crisi, Buti sostiene che le politiche europee devono soddisfare il «test di compatibilità di Jean Mon-net», ovvero ottemperare con scelte coerenti sul piano economico, istituzionale e politico. Ne emerge una nuova bussola che aiuta a comprendere le strategie di politica economica dell’Unione e delinea nell’offerta di beni pubblici europei la chiave di volta per favorire la doppia transizione verde e digitale, combatte-re il rischio di stagflazione e aumentare il peso dell’Europa nella governance mondiale. Abbassare il «tasso di sconto» politico dei policy maker nazionali è la conditio sine qua non per portare a termine un simile compito e superare il test con successo.

Comments