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Quel che resta di te

Quel che resta di te

«Perché un padre, tra l'altro medico, decide di parlare della morte di un figlio? Perché vuole ripercorrere una storia che risveglia dolore e brutti ricordi? Perché vuole rendere pubblica una vicenda sofferta, che forse dovrebbe vivere intima nel silenzio? Non teme giudizi, critiche, considerazioni negative sul suo comportamento? Che diritto ha di mettere in piazza una storia che forse il figlio non ap- proverebbe?
Scrivo perché scrivere è, oltre che memoria, un atto liberatorio, che permette di meditare, di "cuocere" nel proprio cuore sentimenti, dolori passati e ancora presenti, ricordi e nostalgie, nel bene e nel male. Non sei uno scrittore, ma un umano mortale che ha vissuto un dramma, ha sofferto e vuole trovare nello scrivere un gesto che lo plachi, lo induca a guardarsi dentro, a "scavare" e forse cercare risposte ai suoi perché, e pensa che la storia possa aiutare anche altri.
E credo che Matteo sarebbe contento di questa mia scelta».

Giornalista tutto d'un pezzo, reporter infaticabile, amante della vita e della bellezza, Matteo Scanni è morto il 27 gennaio 2022, a soli 51 anni. Il padre Alberto, oncologo di fama internazionale, ripercorre la storia della malattia di Matteo, raccontando il dramma di vedere il proprio figlio morire per un tumore.

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