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Il viaggio senza fine

Il viaggio senza fine

Una rivisitazione in chiave lesbica e femminista del capolavoro di Miguel de Cervantes. Chisciotte, la protagonista, è una giovane appassionata di libri che cantano le gesta delle amazzoni e promuovono nuove forme di vita, affrancate dalle servitù patriarcali. Sono libri che Chisciotte stessa ha scritto e che la madre e le sorelle, inflessibili vestali della sottomissione all’ordine eterosessuale, vorrebbero destinare al rogo. Inutilmente, perché la passione attiva della giovane è inestinguibile e, d’altra parte, non vive solo di immaginazione letteraria: la nutrono l’amore per Dulcinea e la sete di riscatto per le vittime dell’iniquità patriarcale. Scortata da Panza, fedele scudiera che per seguirla abbandona marito e figli, Chisciotte si fa cavaliere errante inoltrandosi in un mondo ostile, popolato da nuove inquisizioni istituite per consacrare il diritto del più forte e screditare come “follia” la ricerca di libertà e giustizia. Ma, in questo viaggio, non è la violenza dei dominanti ad avere l’ultima parola. Diversamente dall’eroe cervantino, la Chisciotte di Wittig non capitola, non si pente e non muore tra i conforti della fede, ma rivendica per sé la fiaccola della ragione. In una solitudine totale e intrattabile, al di fuori di qualsiasi riconoscimento? Non proprio. Perché se il mondo non sente ragioni, se persino madri e sorelle remano contro, esiste almeno una zia disposta a convalidare l’impresa della nipote e a mediarne il senso presso le scettiche e le riluttanti. Questo straordinario testo d’avanguardia, ibrida scrittura teatrale, montaggio cinematografico e arte del mimo, fu portato per la prima volta in scena da Monique Wittig e Sande Zeig nel 1985. Dapprima pubblicato nella rivista femminista Vlasta, poi riscoperto e rilanciato nel 2022 da Gallimard, viene oggi proposto al pubblico italiano da VandA, editrice italiana dell’intera opera di Monique Wittig. L’intervista a Sande Zeig, compagna e coautrice di Wittig, è un’esclusiva che Zeig ha voluto offrire a VandA e al pubblico italiano per celebrare e approfondire lo sguardo su questa grande autrice prematuramente scomparsa.

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