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Aristodem

Aristodem

Chi sono gli aristodem, gli aristocratici democratici, nuovi radical chic postideologici, e anzi «post-tutto», ma in teoria di sinistra, della già fatiscente terza repubblica? Le incoerenze politiche, i viaggi e i luoghi del cuore, le ossessioni culinarie, enologiche e artistiche, l’infatuazione terzomondista, i libri preferiti e i filmetti pieni di pathos...: capitolo per capitolo questo «pamphlet letterario», costruito come un racconto, o come uno psicodramma, attorno agli iperbolici personaggi della cinquantenne Luciana, del compagno Glauco, della figlia Gaia e dei loro esilaranti compagni – Augusta, Lalla, Similaun, Froidiana... – seziona con crudele divertimento i loro moralismi in ritardo e i loro inspiegabili lassismi, i loro cliché e le loro velleitarie aspirazioni: le loro inutili contorsioni da pseudo-intellighenzia che si vorrebbe radicale e si rivela invece profondamente moderata, si vorrebbe vicina ai «nuovi proletari» ed è inconsapevole del proprio esclusivo privilegio. Ribaltando ogni luogo comune intorno a questi radical chic delle terrazze metropolitane, disegnandone un ritratto irresistibile e spietato che echeggia Gadda e Arbasino, Daniela Ranieri, la più raffinata e corrosiva fra i nuovi scrittori italiani, pianta una pietra miliare sul sentiero della satira letteraria, rinnovando il nobile e antico genere per i nostri anni inquieti, zeppi di cattiva coscienza e di deliranti superfluità.

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