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Non c'è niente da ridere

Non c'è niente da ridere

"Non c’è niente da ridere (a proposito di giornalisti, esteti, politici, psicologi, stupidi e studiosi)" è una raccolta di satire irriverenti e pungenti scritta dal più grande autore satirico in lingua tedesca del Ventesimo secolo: Karl Kraus. Molte di queste satire e aforismi sono inediti in Italia.
In Kraus, maestro della satira grottesca e della risata amara, l’ironia sferzante e lo spirito anticonformista si traducono in articoli provocatori e dissacranti sulla società umana e le sue imperfezioni. Questa antologia originale curata e tradotta da Simone Buttazzi raccoglie satire, lettere e aforismi di grande attualità, nei temi e nella forza dirompente.
Tra gli inediti troviamo "Le voci di corridoio" e "Il necrologio", il caustico testo autobiografico "Io" e l’esilarante "Quando la sezione austriaca del club internazionale degli scrittori avrebbe dovuto accettarmi tra le sue fila".
La penna pungente e sottile dell’autore austriaco, il suo «bisturi tagliente» secondo la definizione di Walter Benjamin, permette a Kraus di cogliere e distinguere ogni frammento della propria epoca – della nostra epoca – con incredibile attualità: la parodia del militarismo e del nazionalismo, i guasti della classe politica, la schizofrenia dell’opinione pubblica e del giornalismo, le storture della giustizia e le ipocrisie morali dei contemporanei.

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