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Siamo tutti in pericolo. L'ultima intervista

Siamo tutti in pericolo. L'ultima intervista

Cinquant'anni dopo la morte di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975) ci lascia Furio Colombo, ultimo testimone a raccogliere le parole pasoliniane poco prima del suo assassinio. «Pasolini era un protagonista allora ed è un protagonista adesso. La sua presenza letteraria resta grande, ma la sua testimonianza politica, resa allora, si sente risuonare adesso come una cronaca di questi giorni e mentre le peggiori voci della storia italiana vorrebbero avere la meglio, hanno ancora un nemico difficile di cui liberarsi, un nemico che dei fascisti sa tutto e che è stato subito conscio che l’Antifascismo è l’antiveleno, la sola fede e passione che può trattenere l’Italia dal rischio di essere di nuovo sottomessa [...]. Anche adesso, per gli italiani che sanno e che pensano, è Pasolini l’ostacolo. Non solo pensiero ma istruzioni per l’uso, come unica grande arma di difesa dell’Antifascismo».

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