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Avevo vent'anni....
L’incipit del libro è uno dei più famosi e citati: “Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita.” E qualche riga dopo si legge: “È duro imparare la propria parte nel mondo”.
Paul Nizan apre così il suo romanzo, dimostrando una grande onestà nei confronti dei suoi lettori: è un libro doloroso, un anti-romanzo di formazione, un'opera in cui la crescita del protagonista ha meno importanza della sofferenza propedeutica a quella crescita.
Il libro è del 1932, Nizan aveva 27 anni, combatte la sua guerra contro un sistema che non gli appartiene, in un mondo contro il quale scaglia tutta la sua rabbia, il suo malessere. Un libro filosofico, profondo, arrabbiato, un'invettiva dura contro il capitalismo, contro il falso intellettualismo e poi un viaggio per fuggire lontano, lontano dalla sua Parigi, per cercare qualcosa che avrebbe dovuto prima ricercare dentro di sé. Nizan sarà vittima di un mondo che con il suo sistema di guerra e di violenza lo porterà alla morte.
L’autore: Paul Nizan nasce nel 1905 e dopo aver interrotto gli studi, a soli 21 anni, lascia la Francia e si trasferisce ad Aden, precettore presso una famiglia inglese. Tornato a Parigi insegna filosofia in un liceo e si sposa. Ben presto abbandona l’insegnamento e ed entra nel settore editoriale. Nel 1932 escono i primi testi. Sempre inquieto, abbandona il partito comunista. Parte in Guerra e nel 1940, durante le ritirata di Dunkerke, muore in seguito alle ferite riportate nella battaglia di opposizione alle truppe tedesche.
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