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Modernità esplosiva

Modernità esplosiva

Il presente ci spaventa perché appare tanto incomprensibile quanto ansiogeno. Caduti i vecchi modelli di spiegazione del mondo, sembra che l'unico filtro tra noi e la realtà siano le emozioni. Spoiler: non finirà bene. Benvenuti nel tempo della modernità esplosiva.
Perché sono cosí infelice? Perché le app di dating mi creano ansia? Perché la paura di fallire può tenermi chiuso in casa per mesi? Perché, se la sera incrocio delle persone nere, cambio marciapiede? Perché la politica mi fa cosí arrabbiare? Viviamo nel tempo della modernità esplosiva, un tempo in cui siamo quotidianamente sottoposti a una pressione emotiva cosí forte da renderci bombe a orologeria sempre sul punto di deflagrare. Le nostre esistenze sono abitate da tensioni e contraddizioni insanabili che nascono dal costante conflitto tra una società che ci promette libertà, autorealizzazione, godimento e un futuro - individuale e collettivo - che invece ha un aspetto tutt'altro che roseo. Tramontato il tempo della «modernità liquida», Eva Illouz ci guida nei meandri del disagio di questa nostra nuova, minacciosa, inquieta «modernità esplosiva», servendosi della letteratura, da Annie Ernaux a Madame Bovary, passando per Ishiguro: le storie come punti nevralgici in cui il sociale e l'individuale s'intersecano. E costruendo cosí un vero e proprio atlante con cui orientarsi nella confusione di un presente che non riusciamo piú a comprendere.

«Un nuovo libro di Eva Illouz è sempre un'esperienza straordinaria. Come nessun altro nel campo della critica sociale, Illouz punta al cuore e alla testa allo stesso tempo».
«Der Spiegel»

«Pensare è fare, diceva Adorno: per Illouz lo è anche il "sentire", il provare un sentimento. [...] Dobbiamo capire che i sentimenti non sono un problema privato». «Süddeutsche Zeitung»

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