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L'ultimo grande viaggio

L'ultimo grande viaggio

L'ultimo viaggio del comandante James Cook

12 luglio 1776: il capitano James Cook, già celebrato come il più grande esploratore britannico, salpa per il suo terzo viaggio a bordo della HMS Resolution. Due anni e mezzo dopo, su una spiaggia delle Hawaii, troverà la morte in uno scontro con gli abitanti dell’isola. Com’è potuto accadere che Cook, un uomo notoriamente rispettoso verso culture e popoli diversi, sia andato incontro a una fine così tragica?
Nel racconto dell’ultimo viaggio di Cook, Hampton Sides intreccia la storia personale del comandante con quella, per tanti versi titanica, delle esplorazioni nel Settecento e della loro controversa eredità morale. Navigatore geniale, comandante rispettato e scienziato appassionato, Cook aveva mappato gran parte del Pacifico e stabilito i primi contatti fra gli europei e popoli fino ad allora del tutto sconosciuti. Ma, durante il suo ultimo viaggio, qualcosa cambiò: Cook divenne irascibile e inflessibile, ricorse sempre più alla violenza per mantenere la disciplina e guidò le sue navi in imprese sempre più rischiose. Forse pesavano su di lui gli ordini segreti della Corona: rivendicare nuovi territori prima delle potenze rivali e trovare il leggendario Passaggio a Nord-Ovest. Di fatto, le sue missioni scientifiche divennero sempre più parte integrante dell’espansione coloniale, con conseguenze devastanti per i popoli indigeni e, infine, anche per lui.

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