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Andare per ghetti e giudecche

Andare per ghetti e giudecche

Il Campo del Ghetto Nuovo a Venezia è una piazza molto larga, di forma trapezoidale su cui si aprono, allineate le une accanto alle altre, case a più piani, anche sette o otto. Gran parte di esse rimaste uguali a com’erano secoli fa. Nel Campo brulicante, le botteghe di tessuti, stracci, tappezzerie, oggetti usati, i tre banchi di prestito autorizzati, il forno, il macellaio, l’erbivendolo, l’osteria, le sinagoghe… Esplorare la geografia degli insediamenti ebraici in Italia significa percorrere quasi duemila anni di storia, imbattendosi in presenze ora sradicate per sempre, ora interrotte ma ripristinate dopo secoli, ora rimaste quasi immutate. Si comincia con le giudecche, i quartieri aperti dove gli ebrei si mescolavano ai cristiani, senza limitazioni, per arrivare ai ghetti, ovvero i quartieri chiusi da mura e portoni in cui gli ebrei vissero la loro separatezza fino ai tempi moderni.

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