Shopping cart
Your cart empty!
Terms of use dolor sit amet consectetur, adipisicing elit. Recusandae provident ullam aperiam quo ad non corrupti sit vel quam repellat ipsa quod sed, repellendus adipisci, ducimus ea modi odio assumenda.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Sequi, cum esse possimus officiis amet ea voluptatibus libero! Dolorum assumenda esse, deserunt ipsum ad iusto! Praesentium error nobis tenetur at, quis nostrum facere excepturi architecto totam.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Inventore, soluta alias eaque modi ipsum sint iusto fugiat vero velit rerum.
Sequi, cum esse possimus officiis amet ea voluptatibus libero! Dolorum assumenda esse, deserunt ipsum ad iusto! Praesentium error nobis tenetur at, quis nostrum facere excepturi architecto totam.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Inventore, soluta alias eaque modi ipsum sint iusto fugiat vero velit rerum.
Dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Sequi, cum esse possimus officiis amet ea voluptatibus libero! Dolorum assumenda esse, deserunt ipsum ad iusto! Praesentium error nobis tenetur at, quis nostrum facere excepturi architecto totam.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Inventore, soluta alias eaque modi ipsum sint iusto fugiat vero velit rerum.
Sit amet consectetur adipisicing elit. Sequi, cum esse possimus officiis amet ea voluptatibus libero! Dolorum assumenda esse, deserunt ipsum ad iusto! Praesentium error nobis tenetur at, quis nostrum facere excepturi architecto totam.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur adipisicing elit. Inventore, soluta alias eaque modi ipsum sint iusto fugiat vero velit rerum.
Do you agree to our terms? Sign up
Questa edizione dei Quaderni, pubblicata da Einaudi nel 1975 nella collana «Nuova Universale Einaudi», segue la sistemazione filologicamente corretta presentata dall'Istituto Gramsci dopo quel «lavoro minuzioso e condotto col massimo scrupolo d'esattezza» che lo stesso Gramsci giudicava necessario nello studio dei classici. I Quaderni, infatti, sono stati ordinati secondo un criterio cronologico ricostruito sulla base di dati oggettivi tratti dalla «Descrizione dei Quaderni» (sezione inserita nell'apparato critico) e che ha portato a una nuova numerazione. Si è anche cercato di riprodurre il testo cosí com'è stato scritto, in modo che nulla s'interponesse fra il pensiero dell'autore e chi legge. L'ampio apparato critico, poi, evitando ogni prevaricazione di carattere interpretativo, risponde all'esigenza di fornire al lettore tutti gli elementi utili a una piú esatta comprensione e all'approfondimento dell'opera gramsciana.
***
«Gramsci inizia la stesura dei Quaderni, nel carcere di Turi, l'8 febbraio 1929, esattamente due anni e tre mesi dopo l'arresto (8 novembre 1926). La lentezza di questa gestazione dipende solo in parte da condizioni esterne. Prigioniero di quel regime in cui il marxismo è diventato un reato, egli sa di dover essere preparato a tutto: anche a "sparire come un sasso nell'oceano" (è questa la prima impressione che riceve quando nel carcere romano di Regina Coeli apprende, erroneamente, di essere destinato alla deportazione in Somalia). Nell'incertezza della sorte che l'attende, anche quando sembra aprirsi lo spiraglio di una prospettiva meno pessimistica, il problema dello studio gli si presenta inizialmente come un sistema di autodifesa contro il pericolo di abbrutimento da cui si sente minacciato».
Valentino Gerratana
***
«I Quaderni costituiscono un classico del pensiero politico del Novecento. Gramsci fu un uomo politico e nella politica è da cercare l'unità della sua opera. Anche negli anni del carcere fascista, che ne logorò irrimediabilmente la fibra e ne spense prematuramente la vita, Gramsci fu "un combattente politico", un grande italiano e un riformatore europeo. Nel movimento comunista egli fu l'iniziatore della critica piú pregnante dello stalinismo e del marxismo sovietico. Ma il suo pensiero trascende l'orizzonte storico-politico del suo tempo e, quanto piú passano gli anni e le sue opere si diffondono in contesti culturali lontani da quello in cui furono originariamente concepite, tanto piú la sua ricerca si afferma come un "crocevia" delle maggiori "quistioni" del nostro tempo: i dilemmi della modernità, la soggettività dei popoli, le prospettive dell'industrialismo, la crisi dello Stato-nazione, il fondamento morale della politica».
Giuseppe Vacca
Comments