Search

Shopping cart

Saved articles

You have not yet added any article to your bookmarks!

Browse articles
Newsletter image

Subscribe to the Newsletter

Join 10k+ people to get notified about new posts, news and tips.

Do not worry we don't spam!

GDPR Compliance

We use cookies to ensure you get the best experience on our website. By continuing to use our site, you accept our use of cookies, Privacy Policy, and Terms of Service.

Prometeo incatenato

Prometeo incatenato

"Radice è il mio affetto violento per gli uomini."

"Una rupe sull'orlo estremo del mondo, all'alba dell'uomo. [...] Concentratissimo, Prometeo non parla. Pensa. La sua mente spazia, libera, ribelle, percorre la terra, le distanze siderali tra vecchi e nuovi dèi, costruisce nessi tra quel mondo sempre uguale a sé stesso e il mondo di quelli che vivono solo un giorno. Meraviglioso scatto d'ingegno il suo, regalare agli uomini quel che gli dèi non hanno e che non possono capire, la possibilità di essere migliori, di cambiare, di vivere una speranza."
(Beatrice Savino)

Di fronte all'ingiusta sentenza di Zeus, al tempo infinito in cui Prometeo deve stare ancorato al suo supplizio, rabbrividiamo e il nostro brivido è lo stesso dei primi spettatori di questa tragedia, in un'alba ateniese forse del 460 a.C. La sua colpa: aver segnato la strada maestra dell'ingegno agli uomini, il fuoco rubato, il sogno del progresso.

Questa edizione si avvale della traduzione
magistrale di Ezio Savino.

Comments